Una rapida visita della missione BepiColombo su Venere ha rivelato intuizioni sorprendenti su come i gas vengono strappati via dalla magnetosfera del pianeta

A differenza della Terra, Venere non genera un campo magnetico nel suo nucleo. Tuttavia, una debole “magnetosfera indotta” viene creata dall’interazione delle particelle cariche emesse dal Sole (il vento solare) con le particelle elettricamente cariche nell’atmosfera superiore di Venere.

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Così simile alla Terra ma anche così diverso

All’inizio della sua storia Venere condivideva molte somiglianze con la Terra, tra cui significative quantità di acqua liquida. A causa delle interazioni con il vento solare l’acqua è scomparsa e l’atmosfera è adesso composta principalmente da anidride carbonica e piccole quantità di azoto. Missioni precedenti, tra cui il Pioneer Venus Orbiter della NASA e il Venus Express dell’ESA, hanno effettuato studi dettagliati sul tipo e la quantità di molecole e particelle cariche che vengono disperse nello spazio. Tuttavia, i percorsi orbitali imposti dalle missioni hanno lasciato alcune regioni inesplorate e molte domande ancora senza risposta.

Venere
Vista schematica del materiale planetario che fuoriesce attraverso il fianco della magnetoguaina di Venere. La linea rossa e la freccia mostrano la regione e la direzione delle osservazioni di BepiColombo quando sono stati osservati gli ioni in fuga (C+, O+, H+)
Credit: Thibaut Roger / Europlanet 2024 RI/Hadid et al.

Il contributo di BepiColombo

Il 10 agosto 2021 BepiColombo è passata vicino a Venere per rallentare e correggere la rotta verso la sua destinazione finale: Mercurio. In circa 90 minuti di osservazioni , gli strumenti di BepiColombo hanno misurato il numero e la massa delle particelle cariche incontrate, catturando informazioni sui processi chimici e fisici che ne guidano la fuga. Questa è la prima volta che sono stati osservati ioni di carbonio caricati positivamente che fuoriescono dall’atmosfera di Venere. Si tratta di ioni pesanti che di solito si muovono lentamente, quindi gli scienziati stanno ancora cercando di capire i meccanismi che sono in gioco. E’ probabile che un ‘vento’ elettrostatico li stia sollevando dal pianeta, o potrebbero essere accelerati grazie a processi centrifughi. Caratterizzare la perdita di ioni pesanti e comprendere i meccanismi di fuga su Venere è fondamentale per capire come si è evoluta l’atmosfera del pianeta e come ha perso tutta la sua acqua. I risultati ottenuti non forniscono ancora una risposta esauriente. Questo studio è un passo importante per scoprire la verità sull’evoluzione storica dell’atmosfera venusiana e le prossime missioni aiuteranno a colmare molte lacune.

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