Grazie al radiotelescopio CSIRO, i ricercatori hanno rilevato insoliti impulsi radio provenienti da una stella con un potente campo magnetico

Le magnetar sono un tipo di stella di neutroni, nonché i magneti più potenti dell’Universo. In questi giorni è stata scoperta la magnetar più vicina conosciuta, a circa 8.000 anni luce di distanza dalla Terra. Il dottor Marcus Lower, ricercatore presso l’agenzia scientifica nazionale australiana – CSIRO, ha guidato l’ultima ricerca e ha affermato che i risultati sono inaspettati e senza precedenti.

Cosa hanno scoperto gli scienziati sulla magnetar

credit: CSIRO

“A differenza dei segnali radio che abbiamo captato da altre magnetar, questa emette enormi quantità di polarizzazione circolare in rapido cambiamento. Non avevamo mai visto nulla di simile prima“, ha detto il dottor Lower. La dott.ssa Manisha Caleb dell’Università di Sydney e coautrice dello studio, ha affermato che lo studio delle magnetar offre approfondimenti sulla fisica dei campi magnetici intensi e sugli ambienti che questi creano.

Cosa implicano questi segnali

“I segnali emessi da questa stella implicano che le interazioni sulla superficie della stella sono più complesse rispetto alle precedenti spiegazioni teoriche.” Rilevare impulsi radio provenienti da magnetar è estremamente raro. Sebbene non sia chiaro il motivo per cui questa stella si comporti in modo così diverso, il team ha un’idea. “I nostri risultati suggeriscono che c’è un plasma surriscaldato sopra il polo magnetico della magnetar, che agisce come un filtro polarizzatore”, ha detto il dottor Lower.

Cosa sappiamo di XTE J1810-197

XTE J1810-197 è stata osservata per la prima volta mentre emetteva segnali radio nel 2003. Poi è rimasta silenziosa per oltre un decennio. I segnali sono stati nuovamente rilevati dal telescopio Lovell da 76 metri dell’Università di Manchester presso l’Osservatorio di Jodrell Bank nel 2018 e rapidamente seguiti da Murriyang, che da allora è stato fondamentale per osservare le emissioni radio della magnetar. Il telescopio da 64 metri di diametro è dotato di un ricevitore all’avanguardia con larghezza di banda ultralarga.

Gli studi sulle magnetar

Il ricevitore è stato progettato dagli ingegneri CSIRO, leader mondiali nello sviluppo di tecnologie per applicazioni radioastronomiche. Il ricevitore consente misurazioni più precise degli oggetti celesti, in particolare delle magnetar, poiché è altamente sensibile ai cambiamenti di luminosità e polarizzazione attraverso un’ampia gamma di frequenze radio. Studi su magnetar come questi forniscono informazioni su una serie di fenomeni estremi e insoliti, come la dinamica del plasma, le esplosioni di raggi X e gamma e lampi radio veloci.

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