Dal 1° agosto e per tutto il resto del 2024 siamo in debito con il pianeta: stiamo consumando l’equivalente di 1,7 Terre all’anno.

Il primo agosto 2024 segna l’Earth Overshoot Day, una data significativa calcolata annualmente dal Global Footprint Network per indicare quando l’umanità ha esaurito tutte le risorse naturali che il pianeta può rigenerare in un anno. Questo traguardo allarmante evidenzia come, in soli sette mesi, abbiamo già consumato le risorse destinate a tutto il 2024, costringendo la Terra a “lavorare a debito” per il resto dell’anno.

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Attualmente, stiamo consumando risorse pari a quelle che 1,7 pianeti potrebbero fornire annualmente. Se non cambiamo rotta, entro il 2030 avremo bisogno di due pianeti per soddisfare le nostre esigenze. Il WWF, nell’ambito della campagna “Our Future”, ha recentemente condiviso consigli su gesti semplici che, se adottati da tutti, potrebbero ritardare questa data di alcuni mesi.

Come si calcola l’Overshoot Day

L’Earth Overshoot Day viene calcolato dividendo la biocapacità del Pianeta, ovvero la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in un anno, per l’impronta ecologica dell’umanità, che rappresenta la domanda di risorse nello stesso periodo. Il risultato viene poi moltiplicato per 365, il numero di giorni in un anno. Questo calcolo mostra chiaramente che, a partire dal 1° agosto 2024, stiamo consumando più di quanto la Natura possa rigenerare in un anno.

La situazione non è sempre stata così grave. Cinquant’anni fa, nel 1974, l’Overshoot Day cadeva il 30 novembre, superando di un solo mese il nostro budget annuale. Da allora, la data si è spostata progressivamente verso l’inizio dell’anno: il 2 settembre nel 2004 e il 5 agosto nel 2014. Questo anticipo costante della data riflette un crescente debito ecologico.

Una minaccia per la nostra sopravvivenza

Questo sovrasfruttamento persistente ha portato a una drastica perdita di biodiversità e all’accumulo di gas serra di origine antropica nell’atmosfera. Gli effetti sono sempre più evidenti: ondate di calore, incendi boschivi, siccità e inondazioni diventano più frequenti e intensi, rappresentando una minaccia diretta per la nostra sopravvivenza.

Il caldo record di quest’anno

L’edizione 2024 dell’Earth Overshoot Day arriva in un’estate particolarmente calda, con il 21, 22 e 23 luglio segnati come i giorni più caldi mai registrati dal 1940. Il 22 luglio ha visto una temperatura media globale record di 17,16°C, superando i precedenti record. Questo dato è particolarmente preoccupante se consideriamo che giugno 2024 è stato il tredicesimo mese consecutivo con temperature globali fuori scala rispetto agli anni precedenti e il dodicesimo a superare di 1,5°C i livelli preindustriali.

Qualche consiglio dal WWF

Secondo il WWF, esistono molte soluzioni per ridurre il nostro impatto ambientale. Ad esempio, se aumentassimo l’uso di energia rinnovabile fino al 75% del totale, rispetto al 39% attuale, potremmo posticipare l’Overshoot Day di 26 giorni. Inoltre, migliorare l’efficienza energetica negli edifici, nei processi industriali e nella produzione di energia potrebbe guadagnare altri 21 giorni. Adottare queste misure è essenziale per investire in un futuro più sostenibile.

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