Un nuovo metodo che utilizza particelle di polvere rilasciate nell’atmosfera potrebbe potenzialmente riscaldare il Pianeta Rosso a temperature adatte alla vita microbica, un primo passo cruciale per rendere Marte abitabile.

Da quando abbiamo scoperto che la superficie del pianeta Marte è fredda e non c’è possibilità di vita per come la conosciamo, la gente si è chiesta se esistesse un modo per renderla più adatta alla vita. In uno studio rivoluzionario pubblicato il 7 agosto su Science Advances, i ricercatori dell’Università di Chicago, della Northwestern University e dell’Università della Florida Centrale hanno proposto un approccio completamente nuovo alla terraformazione di Marte. Questo nuovo metodo, che prevede l’utilizzo di particelle di polvere rilasciate nell’atmosfera, potrebbe potenzialmente riscaldare il Pianeta Rosso a temperature adatte alla vita microbica, un primo passo cruciale per rendere Marte abitabile.

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Cosa prevede il nuovo metodo

Credit: Daein Ballard/Wikipedia

Il metodo proposto è oltre 5.000 volte più efficiente dei precedenti progetti volti a riscaldare Marte, rappresentando un notevole passo avanti nella nostra capacità di modificare l’ambiente marziano. Ciò che contraddistingue questo approccio è l’utilizzo di risorse facilmente reperibili su Marte, rendendolo molto più fattibile rispetto alle precedenti proposte che si basavano sull’importazione di materiali dalla Terra o sull’estrazione di rare risorse marziane. Questa strategia richiederebbe decenni, certo. Ma sembra logisticamente più semplice di altri piani proposti finora.

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Cosa pensano gli scienziati

“Ciò suggerisce che la barriera al riscaldamento di Marte per consentire l’acqua liquida non è così alta come si pensava in precedenza”, ha spiegato Edwin Kite, professore di scienze geofisiche presso l’Università di Chicago e co-autore dello studio. Gli astronauti non saranno ancora in grado di respirare l’aria rarefatta di Marte. Rendere il pianeta adatto agli esseri umani che camminano sulla superficie senza aiuto richiede molto più lavoro. Ma forse si potrebbero gettare le basi, rendendo il pianeta abitabile per microbi e colture alimentari che potrebbero gradualmente aggiungere ossigeno all’atmosfera, proprio come hanno fatto per la Terra durante la sua storia geologica.

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