Dai fallimenti alla perfezione tecnica e soprattutto commerciale della lampadina. Ecco l’incredibile storia dell’inventore più famoso d’America.

Se potessimo tornare indietro nel tempo e intervistare Thomas Edison agli inizi del Novecento, ci racconterebbe di come i fallimenti lo abbiano fatto diventare l’inventore più famoso d’America. C’è una frase, in tal senso, che spesso viene attribuita a Edison: “Non ho fallito duemila volte per perfezionare la lampadina, ma più semplicemente ho trovato millenovecentonovantanove modi su come non va fatta”. Abbattiamo subito un luogo comune: Edison non inventò la lampadina nel senso proprio del termine. Piuttosto, la perfezionò e la rese commerciale, cosa che cambiò la storia e che ebbe ripercussioni importanti sulla vita delle persone, e gli effetti li vediamo ancora oggi.

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Chi era Thomas Edison

Thomas Edison. Crediti: depositphotos

Per capire chi fosse Thomas Edison, dobbiamo tornare per un attimo all’11 febbraio del 1847, in Ohio. Figlio di padre canadese e mamma americana, fu l’ultimo di 7 figli, ma tutta la sua vita (compresa la sua infanzia) furono costellati da continui fallimenti. Dopo tre mesi fallimentari di istruzione scolastica (le insegnanti lo definivano annoiato), infatti, la madre decise di insegnargli tutto, soprattutto a credere in se stesso. Da adolescente, oltre a studiare, fa lavoretti di ogni tipo: vende caramelle, distribuisce i quotidiani, ma c’è una cosa che lo attrae più di altre. Gli esperimenti chimici.

C’è un aneddoto che lo riguarda e che è arrivato fino a noi. Durante un esperimento su un vagone di un treno fermo in stazione, divampò un incendio ed Edison si salvò per miracolo. Il capotreno, furibondo, lo colpì a un orecchio, rendendolo mezzo sordo.

Il fonografo

All’epoca le ferrovie davano accesso al lavoro. Come molti altri della sua generazione, lavorò prima come telegrafista: adesso il suo compito era premere un pulsante per segnalare la sua presenza. Ragionò sulla possibilità di creare un macchinario che potesse svolgere questo compito al posto suo. Fu licenziato quando, durante uno dei suoi esperimenti, fece cadere dell’acido solforico sotto la scrivania del suo superiore, ma in mano aveva il suo primo brevetto: un macchinario in grado di registrare i voti per le elezioni politiche.

Dopo la morte della madre si concentrò su uno strumento che potesse riprodurre suoni, ed ecco che nacque il fonografo. Fu il vero spartiacque della sua carriera, poiché gli valse il titolo di “mago” e 10mila dollari che ricavò dopo la vendita dell’invenzione. Con quei soldi Edison fondò il primo laboratorio industriale della storia, a Menlo Park, dove si concentrò sulla produzione di oggetti legati al suono e alla luce. Fu proprio qui che sviluppò il trasmettitore al carbonio, un dispositivo che migliorò notevolmente l’udibilità del telefono. E fu qui che, nel 1879, portò a perfezionamento la lampadina.

Il perfezionamento della lampadina

Ma torniamo ad un anno prima. Nel 1878, Edison si concentrò sull’invenzione di una luce elettrica sicura ed economica per sostituire la luce a gas, una sfida con cui gli scienziati si erano confrontati da 50 anni a quella parte. Con l’aiuto di importanti finanziatori come JP Morgan e la famiglia Vanderbilt, Edison fondò la Edison Electric Light Company e iniziò la ricerca e lo sviluppo dello strumento.

La svolta arrivò nell’ottobre del 1879, con una lampadina che utilizzava un filamento di platino e nell’estate del 1880 inventò il bambù carbonizzato come valida alternativa al filamento, che si rivelò la chiave per una lampadina durevole e conveniente. Nel 1881 fondò un’azienda di illuminazione elettrica a Newark e l’anno seguente trasferì la sua famiglia (ora aveva tre figli) a New York.

Anni successivi

Nonostante il successo relativamente limitato delle invenzioni successive (tra i suoi brevetti c’è la prima cinepresa, il “cinetoscopio”, la fluoroscopia, il microfono a carbone), Edison continuò a lavorare fino a 80 anni. La sua ascesa da povero e ignorante lavoratore delle ferrovie a uno degli uomini più famosi al mondo lo rese una figura di grande impatto per tutto il XX secolo.

Più di ogni altro individuo, gli è stato attribuito il merito di aver costruito il quadro per la tecnologia moderna e la società nell’era dell’elettricità. La sua tenuta di Glenmont, dove morì nel 1931, e il laboratorio di West Orange sono ora aperti al pubblico come Thomas Edison National Historical Park.

Per saperne di più

  • Leggi la biografia di Thomas Edison su History.com.
  • Scopri la vita di Edison negli Archivi del Congresso.