Una nuova ricerca sta cercando di fare luce sul problema delle troppe galassie satelliti mancanti nella Via Lattea.

Per anni, gli astronomi si sono preoccupati di spiegare il perché ci sono troppe galassie satellite mancanti nella Via Lattea rispetto a quanto previsto dal modello standard della materia oscura. Questo fatto è noto come il “problema dei satelliti mancanti”. Per avvicinarci alla soluzione, un team internazionale di ricercatori ha utilizzato i dati del programma strategico Subaru (SSP) Hyper Suprime-Cam (HSC) che ha scoperto due galassie satellite completamente nuove.

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Un numero imprecisato di galassie nane

Galassie nane nella Via Lattea
Immagine del satellite Gaia con indicate le principali galassie nane presenti all’interno dell’alone galattico della Via Lattea. Credit: ESA/Gaia/DPAC, CC BY-SA 3.0 IGO

Viviamo in una galassia chiamata Via Lattea, che ha altre galassie più piccole che le orbitano attorno chiamate galassie satellite e i cui esempi più noti sono le nubi di Magellano. Studiare queste galassie satellite può aiutare i ricercatori a svelare i misteri che circondano la materia oscura e a comprendere meglio come le galassie si evolvono nel tempo. Ma quante galassie satellite ha la Via Lattea?

Il team di ricerca ha riconosciuto la possibilità che ci siano probabilmente molte piccole galassie satellite non ancora scoperte (dette galassie nane) che sono lontane e difficili da rilevare. La potente capacità del telescopio Subaru, che si trova in cima a una montagna isolata sopra le nuvole alle Hawaii, è adatta a scovare queste galassie. Questo team di ricerca aveva infatti precedentemente trovato tre nuove galassie nane utilizzando proprio il telescopio Subaru.

Ora, il team ha scoperto altre due nuove galassie nane chiamate Virgo III e Sextans II) e, grazie a questa scoperta, sono state trovate in totale nove galassie satellite da diversi team di ricerca che è un numero molto inferiore alle 220 previste dalla teoria standard della materia oscura. Tuttavia, l’impronta dell’HSC-SSP non copre l’intera Via Lattea. Se la distribuzione di quelle nove galassie satellite nell’intera Via Lattea fosse simile a quella trovata nell’impronta catturata dall’HSC-SSP, il team di ricerca calcola che in realtà potremmo essere intorno alle 500 galassie satellite. Ora, ci troviamo di fronte a un “problema di troppi satelliti”, piuttosto che a un “problema di satelliti mancanti”.

L’area osservata dall’HSC-SSP (area circondata da linee rosse). Le galassie satellite precedentemente note sono indicate da quadrati neri, mentre le galassie satellite appena scoperte sono indicate da triangoli e stelle bianchi. Credit: ©NAOJ/Tohoku University

Per caratterizzare meglio la quantità effettiva di galassie satellite, sono necessarie immagini e analisi ad alta risoluzione. Il passo successivo sarà usare un telescopio più potente che catturi una visuale più ampia del cielo. L’anno prossimo, l’Osservatorio Vera C. Rubin in Cile verrà utilizzato per raggiungere questo scopo.

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Fonte: Tohoku University, Publications of the Astronomical Society of Japan