Ecco come ha avuto origine la vita sulla Terra secondo uno scienziato della NASA.

Come ha avuto inizio la vita sulla Terra? In realtà non lo sappiamo. Alcuni ritengono che abbia avuto origine nelle sorgenti idrotermali situate nelle zone più profonde, buie e calde dell’oceano. Altri invece pensano che si sia formata in ambienti che erano una combinazione di queste cose, come se un grosso oggetto fosse arrivato dallo spazio e avesse creato uno stagno con uno “sfiato” sul fondo. E parte del modo in cui facciamo ricerca in questo ambito è osservare quegli ambienti, i luoghi selvaggi che potrebbero essere esistiti sulla Terra primordiale e che hanno portato alla formazione della vita, la chimica necessaria affinché la vita abbia avuto origine, e poi riflettere anche su cosa sia la vita in primo luogo e cosa richieda.

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Il programma di astrobiologia della NASA

L’origine della vita sulla Terra è un argomento affascinante e complesso che ha suscitato l’interesse di scienziati e filosofi per secoli. Le teorie attuali suggeriscono che la vita sia iniziata circa 3,8 miliardi di anni fa, in un ambiente terrestre primordiale molto diverso da quello odierno. Le condizioni atmosferiche erano caratterizzate da un’atmosfera ridotta, priva di ossigeno libero, ma ricca di gas come metano, ammoniaca e idrogeno.

Una delle teorie principali è quella della “zuppa primordiale”, proposta da Alexander Oparin e J.B.S. Haldane negli anni ’20. Questa ipotesi suggerisce che molecole organiche semplici si siano formate spontaneamente in ambienti acquosi, grazie all’energia fornita da fulmini, radiazioni solari o altre fonti di energia. Queste molecole, come gli amminoacidi e i nucleotidi, avrebbero poi subito ulteriori reazioni chimiche, portando alla formazione di molecole più complesse come le proteine e gli acidi nucleici.

La teoria delle “fonti idrotermali”

Un’altra teoria è quella delle “fonti idrotermali”, che suggerisce che la vita potrebbe essere nata nelle profondità oceaniche, vicino a sorgenti di acqua calda ricche di minerali. In questi ambienti estremi, la combinazione di calore, acqua e minerali avrebbe potuto catalizzare la sintesi di molecole organiche complesse.

In ogni caso, il passaggio cruciale è stato l’aggregazione di queste molecole in protocellule, strutture in grado di autoreplicarsi e evolversi, segnando l’inizio della vita come la conosciamo.

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