I dati satellitari del GOES-U della NOAA rivoluzioneranno il modo in cui monitoriamo il nostro pianeta. Ecco come facciamo a “predire” il meteo.

Le previsioni meteo sono molto utili, perché dicono alle persone che tipo di tempo dovranno aspettarsi nei prossimi giorni. Ma come possiamo prevedere cosa accadrà in futuro? Innanzitutto le informazioni vengono raccolte sia da terra che dai satelliti nello spazio. Da lì si misurano temperatura, umidità, precipitazioni, venti e tanto altro. Dai dati radar, ad esempio, è possibile capire dove nevica o quanto saranno intense le precipitazioni. I satelliti forniscono foto della Terra dallo spazio a intervalli regolari durante il giorno, particolarmente utili per raccogliere preziose informazioni sulla copertura nuvolosa.

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Come nasce una previsione

Credit: NOAA

Immagina di guardare un film. Le decisioni che il protagonista prende all’inizio influenzeranno il finale della storia. Ciò è simile per il tempo: i cambiamenti del tempo attuale, come temperatura e umidità, influenzeranno il tempo futuro. I metereologi utilizzano i computer per calcolare come apparirà l’atmosfera ogni ora, per circa una settimana nel futuro. Lo possono fare perché molti processi che avvengono nell’atmosfera sono previsti da equazioni matematiche (ecco a cosa serviva la matematica, fra le altre cose).

I modelli meteorologici

Ad esempio, ci sono equazioni che descrivono la velocità con cui l’aria calda sale, come si formano le gocce di pioggia e come il vento crea le onde sull’oceano, solo per fare alcuni esempi! Un modello meteorologico combina queste equazioni e le calcola utilizzando un supercomputer. I meteorologi combinano le misurazioni e i risultati del modello meteorologico, insieme alla propria esperienza, per produrre una previsione meteorologica per il pubblico. Il modello fornisce numeri solo per determinate caratteristiche meteorologiche, ad esempio la temperatura e la pressione in determinati luoghi, quindi è compito del meteorologo interpretare il significato di questi numeri e come possono essere espressi e spiegati.

Come il satellite GOES U cambierà per sempre le previsioni meteo

Credit: NOAA

Il 25 giugno verrà lanciato nello spazio il satellite GOES-U a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX. Farà parte del gruppetto dei satelliti ambientali geostazionari e rappresenta un punto di svolta per il modo in cui monitoriamo il meteo, sulla Terra. I meteorologi, infatti, potranno vedere quasi in tempo reale (e con dettagli senza precedenti) ciò che avviene nell’atmosfera terrestre, dando loro una miglior percezione sullo sviluppo e la gravità di tempeste, inondazioni, uragani.

Strumenti come l’ Advanced Baseline Imager (ABI) hanno tre volte più canali spettrali, quattro volte la qualità dell’immagine e cinque volte la velocità di imaging rispetto ai precedenti satelliti GOES. Ma ciò che distinguerà GOES-U dai predecessori sarà un nuovo sensore a bordo, il Compact Coronagraph (CCOR), che monitorerà l’ambiente al di fuori dell’atmosfera terrestre, tenendo d’occhio quali eventi meteorologici spaziali si stanno verificando che potrebbero avere un impatto sul nostro pianeta.

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