Gli astronomi hanno ricondotto le origini di 200 meteoriti a cinque crateri da impatto in due regioni vulcaniche di Marte, note come Tharsis ed Elysium.

Che ci crediate o no, detriti provenienti da Marte sono spesso arrivati ​​sulla Terra sotto forma di meteoriti. Come è accaduto? Sono stati i potenti impatti avvenuti su Marte a lanciarli poi nello spazio fino ad arrivare sulla Terra. Secondo gli scienziati, ci sono stati almeno 10 di questi eventi nella storia recente di Marte. Quando si verificano questi impatti massicci, i meteoriti possono essere scagliati via dal Pianeta Rosso con una velocità sufficiente a liberarsi dall’attrazione gravitazionale di Marte per entrare in orbita attorno al sole. Alcuni di questi alla fine cadono sulla Terra.

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200 meteoriti provenienti da 5 crateri marziani

Un meteorite marziano noto come Amgala 001, trovato nel Sahara Occidentale nel 2022. Credit: Wikimedia Commons/Steve Jurvetson

Gli scienziati dell’Università di Alberta sono riusciti a risalire alle origini di 200 di questi meteoriti. Ebbene, proverrebbero tutti da cinque crateri da impatto che si trovano in due regioni vulcaniche su Marte, note come Tharsis ed Elysium. “Ora, possiamo raggruppare questi meteoriti in base alla loro storia e quindi alla loro posizione sulla superficie marziana, prima di arrivare sulla Terra”, ha spiegato Chris Herd, autore dello studio.

Da dove arrivano i meteoriti che troviamo sulla Terra

I meteoriti cadono sulla Terra di continuo: si stima che ogni giorno cadano 48,5 tonnellate di materiale meteoritico, anche se la maggior parte arriva in superficie sotto forma di minuscole particelle di polvere impercettibili. Determinarne l’origine può essere spesso difficile, ma negli anni ’80 gli scienziati hanno iniziato a sospettare di un gruppo di meteoriti che sembravano avere origini vulcaniche comuni con un’età di 1,3 miliardi di anni.

Ciò significava che queste rocce dovevano provenire da un corpo celeste sul quale c’era stata attività vulcanica. Questo ha reso Marte un possibile candidato. Tuttavia, la prova è arrivata quando i lander Viking della NASA riuscirono a confrontare la composizione dell’atmosfera di Marte con i gas trovati in queste rocce.

Svelati i segreti del passato di Marte

In precedenza, era difficile identificare esattamente da dove provenissero su Marte. Questa difficoltà derivava dall’uso di una tecnica chiamata corrispondenza spettrale, utilizzata per identificare e confrontare la composizione dei materiali analizzando i modelli di luce che assorbono o emettono.

Tuttavia, questo metodo è limitato da fattori quali la variabilità del terreno e la polvere, che possono alterare i segnali spettrali, specialmente su terreni più giovani come Tharsis ed Elysium. Ma sapere esattamente da dove provengono questi meteoriti marziani permetterebbe agli scienziati di ricostruire meglio il passato geologico del pianeta rosso.

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