Il diametro di Antares è circa 700 volte più grande del Sole ma questa mappa ha rivelato che l’atmosfera della stella si estende molto oltre

Gli astronomi hanno rivelato la gigantesca atmosfera della stella supergigante rossa Antares con dettagli straordinari e senza precedenti.  Utilizzando l’ Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (ALMA) in Cile e la Karl G. Jansky Very Large Array (VLA) della National Science Foundation nel New Mexico, un team internazionale di ricercatori ha creato la mappa radio più dettagliata dell’atmosfera di Antares.

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La stella e la mappa

Il diametro di Antares è circa 700 volte più grande del Sole in luce visibile ma questa mappa ha rivelato che l’atmosfera della stella si estende molto oltre. Il team ha scoperto che la cromosfera di Antares, uno strato gassoso che crea l’atmosfera esterna di una stella insieme alla sua corona, si estende per 2,5 volte il raggio della stella. Per avere un’idea, la cromosfera del nostro Sole si estende solo allo 0,5% del raggio della nostra stella. Per creare questa mappa, ALMA ha osservato la fotosfera di Antares, o lo strato da cui proviene la maggior parte dei fotoni visibili delle stelle, in lunghezze d’onda più brevi . Il VLA ha osservato in lunghezze d’onda “più lunghe” nell’atmosfera della stella. I radiotelescopi hanno anche osservato e misurato le temperature di gas e plasma nell’atmosfera della stella. Sono stati in grado, per la prima volta, di rilevare la cromosfera usando le onde radio. Non solo hanno scoperto che si estende 2,5 volte il raggio della stella, ma hanno anche trovato la sua temperatura. Il team ha scoperto che la cromosfera di Antares è “più fredda” delle precedenti osservazioni ottiche e ultraviolette con un picco di 3.500 gradi Celsius. Questo risultato è significativo: la cromosfera del nostro Sole è quasi 20.000 gradi C (anche se il Sole è una nana gialla, Antares una supergigante rossa). Di seguito, ecco la mappa:

Antares
La mappa di Antares, stella supergigante rossa
Credit: NRAO / AUI / NSF, S. Dagnello

Fonte: Space.com; Immagine di copertina credit ESO