Ecco come la tettonica a placche condiziona l’evolversi della vita nell’universo: tutti i dettagli del nuovo studio.

Una vita aliena in grado di comunicare attraverso lo spazio interstellare potrebbe non essere in grado di evolversi se il suo pianeta d’origine non fosse dotato di tettonica a placche (per non parlare di acqua e terraferma). Lo dice un nuovo studio dell’Università del Texas e dell’ETH di Zurigo, in Svizzera. Sulla Terra, la vita multicellulare complessa è apparsa durante il cambriano, 539 milioni di anni fa. “Riteniamo che l’inizio della tettonica a placche moderna abbia accelerato notevolmente l’evoluzione della vita complessa e sia stata una delle cause principali dell’esplosione del Cambriano”, dicono gli scienziati.

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I dettagli del nuovo studio

vita
Credit: Istituto SETI

La tettonica a placche descrive il processo in cui le placche continentali, sostenute da un mantello fuso, scivolano l’una sull’altra, dando origine a zone di subduzione e montagne, valli tettoniche e vulcani, nonché a terremoti. La forma moderna della tettonica a placche è iniziata solo tra un miliardo e mezzo miliardo di anni fa, in un’era geologica nota come Neoproterozoico. Prima di allora, la Terra aveva quella che è nota come tettonica stagnante: la crosta terrestre era un pezzo unico e non era divisa in placche. Il cambiamento nella tettonica a placche moderna è avvenuto solo quando questa litosfera si è raffreddata abbastanza da diventare sufficientemente densa e forte da poter essere subdotta, ovvero spinta sotto altre parti della superficie per un periodo di tempo significativo prima di essere riciclata di nuovo sulla superficie dove due placche tettoniche si stanno allontanando.

Come la tettonica a placche influenza l’evolversi della vita nell’universo

Le sollecitazioni ambientali che la moderna tettonica a placche pone sulla biosfera potrebbero aver innescato l’evoluzione della vita complessa poco più di mezzo miliardo di anni fa. Cioè quando la vita si è improvvisamente trovata a vivere in un ambiente in cui era costretta ad adattarsi o a morire. Questo meccanismo ha creato una pressione evolutiva che ha spinto lo sviluppo di ogni genere di vita che esisteva negli oceani e sulla terraferma associata alle placche continentali. Dato questo impulso, la vita alla fine, senza alcun progetto o imperativo evolutivo se non la selezione naturale, ha finito per evolversi in noi esseri umani.

Non basta avere l’acqua

“La coesistenza di oceani e terraferma sembra fondamentale per ottenere vita intelligente come risultato dell’evoluzione biologica”, spiegano gli autori dello studio. “Ma avere continenti e oceani non è sufficiente di per sé, perché l’evoluzione della vita è molto lenta. Per accelerarla, è necessaria la tettonica a placche“. Tuttavia, c’è un problema. La Terra è l’unico pianeta del sistema solare ad avere una tettonica a placche. Inoltre, i modelli indicano che la tettonica a placche potrebbe essere rara, specialmente su una classe di esopianeti noti come super-Terre.

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