La sonda Voyager 1 tra il 2012 ed il 2013 a circa 18 miliardi di chilometri dalla Terra ha ripreso il suono inquietante dello spazio interstellare. Ascoltalo

La sonda spaziale Voyager 1 della NASA ha catturato questi suoni dello spazio interstellare. Lo strumento a onde di plasma della navicella ha rilevato le vibrazioni del denso plasma interstellare, o gas ionizzato, da ottobre a novembre 2012 e da aprile a maggio 2013.

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Il grafico vi mostrerà la frequenza delle onde, che indicano la densità del plasma (i colori indicano l’intensità delle onde, rosso le onde più forti e il blu indica le più deboli).

Nel buio più totale del Deep Space, proprio la capacità di catturare e inviare suoni è quanto di più simile alla comunicazione che l’umanità sia al momento in grado di intraprendere.Sulla scia di esperimenti scientifici quali il lancio delle sonde Voyager molti anni fa, oggi è tra l’altro possibile registrare e inviare messaggi nello spazio in assoluta autonomia, collegandosi al sito www.starbottle.it

Il video con il suono

Il video riproduce l’ampiezza e la frequenza delle onde di plasma così come “sentite” dal Voyager 1 nello spazio interstellare (queste frequenze rientrano nella gamma udibile dall’orecchio umano). Gli scienziati hanno notato che ogni ‘evento’ comportava un tono crescente. La linea tratteggiata indica che i toni crescenti seguono la stessa ‘pendenza’. Ciò significa una densità in continuo aumento. Quando gli scienziati hanno estrapolato questa linea ancora più indietro nel tempo (che non è presente nel video), hanno dedotto che la Voyager 1 ha incontrato per la prima volta il plasma interstellare nell’agosto 2012. Ecco suoni che ci arrivano da 18 miliardi di chilometri:

La Voyager 1 oltre l’eliopausa

Il 25 agosto 2012, Voyager 1 si è messa alle spalle l’eliopausa (confine presso il quale il vento solare emesso dal nostro Sole è fermato dal mezzo interstellare) ed è entrata nello spazio interstellare, diventando così il primo oggetto creato dall’uomo ad esplorare questa nuova regione di spazio. Si trovava a una distanza di circa 122 AU (AU vuol dire unità astronomiche. 1 AU equivale a 150 milioni di km ovvero la distanza media tra Terra e Sole), o circa 18 miliardi di chilometri dal Sole. Questo tipo di esplorazione interstellare è l’obiettivo finale della missione Voyager. La Voyager 2, che viaggia in una direzione diversa dalla Voyager 1, ha attraversato l’eliopausa ed è entrata ufficialmente nello spazio interstellare il 5 novembre 2018.

StarBottle

Fonte, credit immagine di copertina NASA / JPL-Caltech