Gli scienziati hanno trovato prove che il disco di materia del nostro sistema solare si estende molto più lontano di quanto pensassimo, fino ad arrivare nello spazio interstellare.

Per decenni gli scienziati hanno creduto che il “limite” del sistema solare fosse 48 volte la distanza tra la Terra e il Sole (o 48 UA). Ma sono state osservate cinture di asteroidi che si estendono per almeno il doppio di quella distanza, rendendo il nostro Sistema Solare piuttosto minuscolo a confronto. Un team di astronomi ha fatto una scoperta interessante mentre seguiva il viaggio della sonda New Horizons attraverso i confini esterni del Sistema Solare.

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I dettagli dell’incredibile scoperta

Dopo averci fornito alcuni primi piani di Plutone, la sonda ha scattato foto di una roccia a forma di pupazzo di neve a circa 40 Unità Astronomiche dal Sole, prima di proseguire il suo viaggio a una velocità di poco meno di 60.000 chilometri orari. Trovare qualcosa da fotografare non è semplice per la sonda, ora che si trova nell’oscurità più totale. Una tecnica comunemente utilizzata per ovviare alla mancanza di luce nello spazio prevede di scattare una serie di foto in momenti diversi per mettere insieme tutta la luce proveniente da un certo oggetto, e quindi aumentandone la visibilità.

Tutto questo funziona se sappiamo con certezza dove si trovano gli oggetti. Piccoli asteroidi o rocce spaziali sarebbero stati introvabili senza l’aiuto dell’intelligenza umana e di quella artificiale. Grazie ad una sofisticata tecnica, gli scienziati hanno scoperto che ci sono il doppio degli oggetti presenti nella cosiddetta fascia di Kuiper a una distanza compresa fra 60 e 80 Unità Astronomiche.

In sostanza, è possibile che il nostro sistema solare abbia almeno due “anelli” di confine fatti di rocce e materiale ghiacciato a una distanza di circa 50 UA l’uno dall’altro. Il primo sarebbe costituito dalla fascia di Kuiper, l’altro da una vasta distesa di massi ghiacciati che va ben oltre il limite che si pensava in precedenza.

Riferimenti: Science Alert