Quando verrà lanciato, il telescopio spaziale Roman sarà in grado di usare il suo gigantesco campo visivo per riprendere in modo dettagliato aloni stellari di galassie lontanissime.

L’universo è un luogo dinamico e in continuo cambiamento, dove le galassie danzano, si fondono e cambiano continuamente aspetto. Sfortunatamente, poiché questi cambiamenti richiedono milioni o miliardi di anni, i telescopi possono fornire solo istantanee. Tuttavia, le galassie lasciano dietro di sé indizi sulla loro storia e su come sono venute alla luce. Il prossimo telescopio spaziale della NASA, il Roman Space Telescope, avrà la capacità di cercare questi fossili di galassie grazie a immagini ad altissima risoluzione.

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Cosa dobbiamo aspettarci

Credit: NASA

Gli astronomi stanno progettando una serie di possibili osservazioni chiamate RINGS. Il team sta producendo strumenti disponibili al pubblico che la comunità astronomica potrà utilizzare una volta che Roman verrà lanciato e inizierà a raccogliere dati.

Le caratteristiche di Roman

Roman è particolarmente preparato per RINGS grazie alla sua risoluzione, simile a quella del telescopio spaziale Hubble, e al suo ampio campo visivo (200 volte quello di Hubble nell’infrarosso), che lo rendono un telescopio per osservazioni del cielo che integra le capacità a campo ristretto di Hubble. RINGS, fra l’altro, consentirà agli scienziati di indagare su una delle sostanze più misteriose dell’universo: la materia oscura, una forma invisibile di materia che costituisce la maggior parte della massa di una galassia.

Quando verrà lanciato il nuovo telescopio

Quando Roman verrà lanciato entro maggio 2027, si prevede che modificherà radicalmente il modo in cui gli scienziati osservano le galassie. Nel frattempo, farà un po’ di luce sulla nostra di galassia. La Via Lattea è facile da studiare da vicino, ma non abbiamo un “bastone da selfie” grande abbastanza per scattare una foto dell’intera galassia e del suo alone circostante. Forse con Roman ci riusciremo.

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