Uno degli strumenti astronomici più rivoluzionari dell’ultimo decennio è un mini satellite delle dimensioni di una scatola di pane. Ecco l’ultima idea della NASA.

Non solo grandi telescopi, per la NASA. Uno degli strumenti astronomici più rivoluzionari del decennio è un mini satellite delle dimensioni di una scatola di pane. Il satellite agirà come una stella artificiale per osservare l’universo, permetterà loro di misurare meglio la luminosità di un oggetto spaziale e comprendere alcuni dei più grandi misteri del cosmo, come l’energia oscura.

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L’ultima idea della NASA

NASA
Credit: NASA

Questa missione da 19,5 milioni di dollari prevede il lancio di un mini satellite nell’orbita terrestre. La sua velocità corrisponderà alla rotazione della Terra, quindi il satellite apparirà fisso nel cielo notturno e sarà un bersaglio facile da tracciare per i telescopi. Non sarai in grado di vederlo ad occhio nudo. Ma ai telescopi, sembrerà una stella. Il lancio della missione è previsto per il 2029. Sarà il primo strumento del suo genere.

Il CubeSat

Ciò che rende questa “stella artificiale” migliore di una reale è che gli astronomi sapranno esattamente quanta luce sta emettendo.
Il CubeSat, chiamato Landolt in onore del defunto astronomo Arlo Landolt, sparerà fotoni che gli astronomi potranno usare per calibrare i loro telescopi. Il problema, infatti, è che non c’è modo di sapere esattamente quanta luce emettono le stelle reali perché non possiamo inviare una sonda vicino a ognuna di esse per misurarne accuratamente la luminosità. Inoltre, l’atmosfera terrestre assorbe molta luce dallo spazio, il che può anche influenzare le calibrazioni degli strumenti degli astronomi.

Non c’è dubbio che si tratti di un progetto rivoluzionario, che dimostra una volta di più quanto la scienza e la tecnologia possano aiutarci a rispondere alle più importanti domande che riguardano il cosmo. Continua a seguirci su Passione Astronomia per altri contenuti interessanti!

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