Il Mediterraneo raggiunge nuovamente temperature record: allarme per gli ecosistemi marini.
Il Mar Mediterraneo ha nuovamente raggiunto, anche nell’estate del 2024, temperature record, eguagliando i picchi storici registrati l’anno scorso. L’Istituto delle Scienze del Mare di Barcellona, principale centro di ricerche marittime spagnolo, ha riportato che queste temperature anomale stanno mettendo a rischio gli ecosistemi marini. In alcune aree del bacino, infatti, le acque superficiali hanno superato i 30 gradi Celsius.
Acqua del mare troppo calda, cosa comporta
L’11 agosto, la temperatura media giornaliera della superficie del Mediterraneo ha raggiunto i 28,67 gradi, avvicinandosi al record di 28,71 gradi stabilito il 24 luglio 2023. Questi dati, raccolti grazie ai satelliti dell’osservatorio europeo Copernicus, che monitora il clima dal 1982, indicano un trend preoccupante: per il secondo anno consecutivo, le temperature del Mediterraneo hanno superato la media storica di 28,25 gradi, un record precedente che risaliva al 23 agosto 2003 e che aveva resistito per vent’anni.
Temperature sempre più alte
Justino Martinez, uno dei ricercatori dell’Istituto, ha sottolineato che “la cosa notevole non è tanto il picco delle temperature, quanto la loro persistenza nel tempo”. Dal 2022, infatti, le temperature superficiali sono rimaste elevate per periodi prolungati, un’anomalia significativa anche nel contesto del cambiamento climatico globale. Quest’anno, il record è stato raggiunto con un ritardo di oltre due settimane rispetto al solito, e generalmente le temperature dell’acqua iniziano a scendere alla fine di agosto. Tuttavia, in alcune zone come al largo del Principato di Monaco, in Corsica e a Valencia, si sono già registrati 30 gradi in superficie dall’inizio del mese.
Questo fenomeno, noto come “canicola marina”, rappresenta una grave minaccia per la biodiversità marina, con potenziali conseguenze a lungo termine sugli ecosistemi del Mediterraneo, un’area già critica per gli effetti del riscaldamento climatico.
