L’Earth Return Orbiter dell’ESA per il ritorno campioni di Marte ha raggiunto un traguardo fondamentale.

Oggi è stata completata la revisione critica della progettazione della piattaforma del veicolo spaziale, con la partecipazione dell’industria europea e della NASA. Una revisione critica del design è una delle fasi più importanti in qualsiasi progetto di volo spaziale per rendere un veicolo spaziale una realtà. La Platform Critical Design Review (P-CDR) ha confermato le prestazioni, la qualità e l’affidabilità dei sistemi per questa missione senza precedenti su Marte. L’ Earth Return Orbiter (ERO) rappresenta il contributo principale dell’ESA alla campagna Mars Sample Return, una complessa serie di missioni volte a riportare sulla Terra campioni di roccia, suolo e atmosfera marziani.

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L’Europa è pronta per Marte

Infografica
Infografica della missione ESA Earth Return Orbiter. Credit: ESA

La validazione del progetto e dei dettagli tecnici rappresenta un passaggio formale verso la fase di integrazione. Ora possono iniziare la produzione e i test dei componenti del veicolo spaziale, per garantire che la missione proceda fino al lancio. Fornitori provenienti da 11 paesi europei sono impegnati nella costruzione dei componenti di un orbiter destinato a compiere un viaggio di andata e ritorno completo dalla Terra a Marte.

Lo scorso aprile la NASA ha annunciato l’intenzione di aggiornare il programma Mars Sample Return, riducendone complessità, rischi e costi, includendo progetti innovativi e tecnologie collaudate per riportare sulla Terra campioni preziosi da Marte. I team tecnici dell’ESA hanno collaborato a stretto contatto con le controparti della NASA per preparare una revisione del programma.

L’Earth Return Orbiter ha il ruolo essenziale di riportare sulla Terra i campioni da Marte, ma prima di farlo deve trovarli nello spazio. La loro sfida: localizzare una piccola capsula, manovrarla nell’orbita precisa per l’appuntamento e catturarla con successo, il tutto operando da remoto attraverso la vasta distesa dello spazio. La missione quinquennale di ERO su Marte e ritorno vedrà anche la sonda fungere da ripetitore di comunicazione con i rover e i lander sulla superficie.

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Eccellenza europea

Earth Return Orbiter
Rappresentazione artistica dell’ESA Earth Return Orbiter. Credit: ESA

I team in Europa si affidano a tecnologie già mature in navigazione autonoma, rendezvous e docking, un’esperienza maturata in decenni da missioni come l’ Automated Transfer Vehicle e la prima missione europea su Giove con JUICE. Anche le conoscenze della missione del rover ExoMars Rosalind Franklin sul Pianeta Rosso stanno contribuendo.

ERO sarà il più grande veicolo spaziale mai costruito per il volo interplanetario. I contributi provengono da Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Norvegia, Danimarca, Belgio, Romania e Paesi Bassi.

Airbus Defence and Space ha la responsabilità generale della missione ERO per costruire il veicolo spaziale e condurre l’analisi della missione da Francia, Germania e Regno Unito. Thales Alenia Space avrà un ruolo importante nell’assemblaggio del veicolo spaziale, nello sviluppo del sistema di comunicazione e nella fornitura del modulo di inserimento in orbita dal suo stabilimento di Torino, Italia.

Fonte: ESA