Sempre più spesso girano sul web foto associate al raro e poco conosciuto miraggio della Fata Morgana, facciamo chiarezza

Capita sempre più spesso che vengano condivise immagini che urlano al Miraggio della Fata Morgana. Ciò accade perché, quando viene osservato o fotografato qualcosa di insolito sul mare, lo si attribuisce ad un miraggio. Corre in aiuto proprio il Miraggio della Fata Morgana perché non lo si conosce e così può avvenire un uso e abuso improprio mediatico per dare una spiegazione scientifica alla quale in pochi possono ribattere. Gira sui social, già da qualche anno, una immagine condivisa da molte testate giornalistiche importanti, riporto qua la notizia: https://www.bbc.com/news/uk-england-cornwall-56286719 L’immagine mostra una nave volante che sembra fluttuare in cielo ma la foto non presenta alcun miraggio né tantomeno quello della Fata Morgana.

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Nave volante miraggio
La “Nave Volante” © Marcella Giulia Pace

Se non è la Fata Morgana, che fenomeno rappresenta l’immagine?

L’immagine può essere spiegata solo da una non percezione della linea dell’orizzonte marino perché immersa in una fascia del mare che ha assunto la stessa colorazione del cielo. Il colore del mare non è sempre uniforme ma varia in base alle zone di profondità, alle correnti e alla presenza di nuvole nel cielo.

Colore del mare a più strati con la linea dell’orizzonte poco distinguibile (©Marcella Giulia Pace)

La linea dell’orizzonte marino può essere molto marcata se il contrasto tra il cielo e mare è ben definito.

Orizzonte
Linea dell’orizzonte netta e ben definita (© M.G. Pace)

Altre volte invece, parte del mare può confondersi con il cielo anche a causa di foschia:

Nave volante
Foschia che camuffa l’orizzonte e fa sembrare sospesa la piattaforma (foto in alto)
Stessa immagine contrastata (Foto in basso) © Marcella Giulia Pace.

Guardando con attenzione questo tipo di immagini però, si percepisce l’orizzonte marino. Aumentando il contrasto nell’immagine, come nel video, la linea dell’orizzonte è facilmente distinguibile e la nave, torna magicamente in mare.

Come riconoscere allora un miraggio?

Una immagine affetta da miraggio, non si presenta nitida, come la nave in foto, ma è sempre offuscata da turbolenza proprio perché si verificano nel punto in cui avviene uno scambio di temperatura. La luce, infatti, attraversando strati della bassa atmosfera con temperatura e densità variabili, viene rifratta e piega i suoi raggi verso la parte più densa e più fredda. 

Miraggio
Auto fotografata a pochi metri (foto in alto)
Auto fotografata a 200 metri con un teleobiettivo che mostra come l’interposizione di aria crea un effetto rifrattivo. © M.G.Pace

Una immagine affetta da miraggio è sempre accompagnata dall’immagine reale e in questa foto si vede solo una nave.

Esempio di un classico miraggio inferiore © Marcella Giulia Pace

I miraggi NON possono essere definiti “illusioni ottiche” ma sono dei fenomeni fisici tanto quanto lo possono essere gli arcobaleni. 

Quanti tipi di miraggi conosciamo?

La differenza la definisce la rifrazione: il modo in cui la luce viene piegata. La luce viene piegata in maniera differente se si è in presenza di inversione termica o meno, sulla linea dell’orizzonte tra aria e acqua o terra. La deviazione della luce verso il basso o verso l’alto determina delle visioni differenti per un osservatore che guardi in quella direzione. Pertanto, si distinguono almeno due tipologie di miraggi: inferiori e superiori. In una normale condizione di scambio di temperatura tra acqua (calda) e aria (fredda), si verificano i Miraggi Inferiori e un osservatore, potrà osservare l’immagine di un oggetto ribaltata verso il basso.

Miraggio inferiore
Classico esempio di miraggio inferiore che wiki attribuisce erroneamente alla Fata Morgana

E’ lo stesso tipo di miraggio di cui abbiamo esperienza sull’asfalto durante le tiepide e soleggiate giornate estive. 

Miraggio inferiore
Miraggio inferiore sull’asfalto (©Marcella Giulia Pace)

Il Miraggio inferiore non ha alcuna rarità ed è una condizione frequente (terra/ acqua calda e aria fredda) per questo molto facile da catturare.

Miraggio inferiore
Miraggio Inferiore sulla costa di Mazzara del Vallo (© Marcella Giulia Pace)

Ecco altre immagini del Miraggio Inferiore ripreso sullo Stretto di Messina:

Miraggio inferiore ripreso da Reggio Calabria verso Messina (© Marcella Giulia Pace)

Il Miraggio Superiore è dato invece da una condizione opposta e più rara: l’Inversione termica, che si verifica in condizioni di terra o acqua più fredda e aria più calda. In questo caso, un osservatore osserverà l’immagine reale ma ribaltata verso l’alto 

Miraggio Superiore su Nave (© Marcella G. Pace)

Il Miraggio della Fata Morgana è una tipologia di miraggio superiore complesso, che presenta delle caratteristiche specifiche che fanno sì che l’immagine dell’oggetto reale appaia deformata al punto che l’osservatore non riconoscerà più l’oggetto osservato (nave, isola, ecc.) ma riconoscerà in esso, con un po’ di immaginazione, figure tutt’affatto nuove, che solitamente somiglieranno a torri, pilastri e quindi castelli, palazzi, costruzioni imponenti, ecc. 

Fata Morgana
Miraggio della Fata Morgana sull’isola di Gozo (Arcipelago maltese) e confronto con la stessa isola affetta da miraggio inferiore (© Marcella Giulia Pace)

Questo fenomeno ottico atmosferico straordinario, spesso confuso con altri tipi di miraggi, pare voler celare la sua vera natura, sfidando l’osservatore a distinguerla. La Fata Morgana, in questo modo, sembra continuare a incantare e a ingannare, anche in Italia dove dovremmo conoscerla e riconoscerla meglio considerato che da noi, è di casa.

Andy T. Young

Un’importante, autorevole e completa documentazione fotografica del fenomeno della Fata Morgana, ripreso sul Lago di Ginevra da Eric Frappa è descritta dall’esperto di miraggi Andy T. Young in un suo trattato.
Per approfondimenti consiglio di visitare il suo sito: https://aty.sdsu.edu/mirages/mirintro.html

Le tue foto nella nostra galleria

Se hai fotografato anche tu questi fenomeni ci piacerebbe documentare la tua esperienza. Invia le tue immagini accompagnate dalla data, il luogo di scatto e, se possibile, l’orario. Nel nostro articolo, presenteremo una galleria esclusiva (che si aggiornerà ad ogni contributo fotografico) con le testimonianze delle straordinarie osservazioni alle diverse latitudini italiane. I crediti, naturalmente, saranno accuratamente indicati.