Gli astronomi stanno lavorando per scovare esopianeti. Ma ora due ricercatori hanno ribaltato l’idea: vedere quali pianeti possono avere una buona visione della Terra

Ci sono 1.004 (e sono in aumento) stelle della sequenza principale, come il Sole, con pianeti orbitanti simili alla Terra che probabilmente hanno l’opportunità di rilevare tracce chimiche di vita sul nostro pianeta. Se c’è qualcuno lassù, può vederci. Queste stelle si trovano tutte entro 326 anni luce dalla Terra. I dati del catalogo stellare Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA e la mappa stellare di Gaia sono stati utilizzati per effettuare i calcoli.

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Metodo del transito, Terra
Transito di un pianeta sulla sua stella. In basso il grafico della curva di luce. Credit: Henrykus

Individuare il nostro pianeta

Per individuare la Terra, gli astronomi su questi esopianeti dovrebbero utilizzare le stesse tecniche che utilizziamo per catalogare un oggetto distante: osservare la Terra che passa davanti al Sole per capire la composizione dell’atmosfera del nostro pianeta (metodo del transito). L’eclittica terrestre, o il piano dell’orbita terrestre attorno al Sole, è cruciale per capire quali esopianeti possono vederci. Indica agli astronomi da quali punti di osservazione dello spazio profondo la nostra Terra apparirà come un pianeta in transito. Delle 1.004 stelle identificate con potenziali zone abitabili, 508 offrono ai loro pianeti circostanti una finestra di osservazione della Terra di almeno 10 ore con ciascuna orbita. La maggior parte delle stelle, il 77%, sono stelle di tipo M o nane rosse, le più piccole stelle della sequenza principale.

La Terra visibile da esopianeti

Il telescopio spaziale TESS si è già dimostrato straordinariamente utile da quando è entrato in funzione nel 2018: è stato impegnato a identificare i nostri vicini nello spazio, a risolvere i misteri sui confini del nostro sistema solare, oltre che a cercare esopianeti simili alla Terra nel cosmo.

James Webb Space Telescope
Rappresentazione artistica del James Webb Space Telescope. Credit: NASA

Il James Webb Space Telescope

Il James Webb Space Telescope della NASA, studiando lo spazio nello spettro infrarosso, ci fornirà ancora più informazioni sulla composizione degli esopianeti e sulla storia dell’universo primordiale. Per ora i ricercatori pensano che il loro lavoro potrebbe essere utilizzato per restringere la ricerca di vita extraterrestre in futuro, se vogliamo trovare esopianeti che potrebbero aver individuato noi e noi, ad esempio, individuarli.

Riferimenti: