La commissione federale d’inchiesta per stabilire le cause del fallimento della missione Luna-25 ha diffuso ieri un comunicato dove sono stati esposti i risultati preliminari dell’inchiesta

Il 19 agosto, durante l’emissione di un impulso di correzione per trasferire la navicella da un’orbita lunare circolare a un’orbita ellittica di pre-atterraggio, il sistema di propulsione di Luna-25 ha funzionato per 127 secondi invece degli 84 secondi previsti. Di conseguenza, la stazione si è immessa in una traiettoria parabolica che l’ha portata ad impattare con la superficie lunare il 19/08/2023.

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Il lancio di Luna-25 dal Cosmodromo di Vostochnj, l’11/8/2023. Fonte: Roscosmos

Un problema di programmazione

È stato accertato che la causa più probabile dell’incidente è stato il funzionamento anomalo del complesso di controllo di bordo, associato alla mancata accensione dell’unità accelerometro del dispositivo BIUS-L che serve a misurare la velocità angolare a causa del possibile ingresso in un array di dati di comandi con priorità diverse per la loro esecuzione da parte del dispositivo.
Gli Array sono, come li definisce l’Enciclopedia Treccani, una struttura di dati formata da più componenti ordinate dello stesso tipo (per esempio, numeri interi o caratteri o variabili booleane) e identificate ognuna da uno o più indici che ne determinano univocamente la posizione nell’insieme.
In buona sostanza, per un errore banale di programmazione, sono stati immessi dei dati in una riga del programma che ha dato priorità di esecuzione ad un comando piuttosto che ad un altro.
Nel caso specifico, il complesso di controllo di bordo ha ricevuto segnali zero dagli accelerometri del dispositivo BIUS-L. Ciò non ha consentito, durante l’emissione di un impulso correttivo, di registrare il momento in cui è stata raggiunta la velocità richiesta e di spegnere tempestivamente il sistema di propulsione del veicolo spaziale, a seguito del quale il suo spegnimento è avvenuto secondo un’impostazione basata sul tempo di accensione predisposto.
Per le future missioni della Serie Luna, tutta la programmazione software verrà radicalmente rivista.

Il dispositivo BIUS-L. Fonte: Roscosmos

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