Un razzo cinese che avrebbe dovuto rilasciare satelliti nella bassa atmosfera ha prodotto più di 300 detriti che potrebbero minacciare i veicoli in orbita.

Martedì 6 agosto un razzo cinese Long March 6A ha lanciato i primi 18 satelliti per la rete a banda larga Qianfan (“Mille Vele”), che ospiterà fino a 14.000 veicoli spaziali. Il razzo ha rilasciato con successo i satelliti in orbita terrestre bassa (LEO), a un’altitudine di circa 800 chilometri. Ma il suo stadio superiore si è rotto poco dopo, generando una nuvola di detriti che ora sta orbitando attorno al nostro pianeta. La nube di detriti generata contiene anche molti frammenti che sono troppo piccoli per essere monitorati.

Advertisement
Banner Plus

Cosa rischiamo

Credit: CCTV

Non è la prima volta che uno stadio superiore del Long March 6A, che pesa circa 5.800 chilogrammi senza propellente, genera una nube di detriti in orbita. Uno dei corpi del razzo si è rotto il 12 novembre 2022, poco dopo aver dispiegato il satellite meteorologico Yunhai-3. Secondo quanto riportato dalla NASA, quell’evento ha creato 533 detriti tracciabili a gennaio 2023.

Il problema dei detriti spaziali in aumento

L’orbita terrestre sta diventando sempre più affollata, con satelliti attivi e una miriade di pezzi di detriti. Secondo l’Agenzia spaziale europea (ESA), ci sono circa 10.000 veicoli spaziali operativi che sfrecciano attorno al nostro pianeta in questo momento (la maggior parte dei quali sono satelliti internet SpaceX Starlink), circa 40.500 pezzi di detriti larghi almeno 10 cm e 130 milioni di frammenti di almeno 1 millimetro di diametro.

Fonte