Grazie alle osservazioni del potente telescopio spaziale James Webb, gli astronomi hanno “fiutato” l’atmosfera puzzolente di un nuovo pianeta.

Un pianeta tristemente famoso per il suo clima mortale nasconde un’altra caratteristica bizzarra: puzza di uova marce, secondo un nuovo studio della Johns Hopkins University grazie ai dati del telescopio spaziale James Webb. L’atmosfera di HD 189733 b, un gigante gassoso delle dimensioni di Giove, contiene tracce di idrogeno solforato, una molecola che non solo emana un odore sgradevole, ma offre anche agli scienziati nuovi indizi su come lo zolfo, un elemento costitutivo dei pianeti, potrebbe influenzare l’interno e l’atmosfera dei mondi gassosi oltre il sistema solare.

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I dettagli della nuova scoperta del James Webb

Credit: Università Johns Hopkins

L’idrogeno solforato è una molecola importante che non sapevamo esistesse. Avevamo previsto la sua esistenza, e sappiamo che si trova su Giove, ma non l’avevamo realmente rilevata al di fuori del sistema solare”, ha affermato Guangwei Fu, un astrofisico della Johns Hopkins che ha guidato la ricerca. “Non stiamo cercando la vita su questo pianeta perché è troppo caldo, ma trovare l’idrogeno solforato è un trampolino di lancio per trovare questa molecola su altri pianeti e acquisire una maggiore comprensione di come si formano i diversi tipi di pianeti”.

Cosa hanno scoperto gli scienziati

Oltre a rilevare l’acido solfidrico e a misurare lo zolfo complessivo nell’atmosfera di HD 189733 b, il team di Fu ha misurato con precisione le principali fonti di ossigeno e carbonio del pianeta: acqua, anidride carbonica e monossido di carbonio. “Lo zolfo è un elemento essenziale per la costruzione di molecole più complesse e, come il carbonio, l’azoto, l’ossigeno e il fosfato, gli scienziati devono studiarlo ulteriormente per comprendere appieno come sono fatti i pianeti e di cosa sono fatti”, ha affermato Fu.

Cosa sappiamo del pianeta HD 189733 b

A soli 64 anni luce dalla Terra, HD 189733 b è il “Gioviano caldo” più vicino che gli astronomi possano osservare passare davanti alla sua stella, il che lo rende un pianeta di riferimento per studi dettagliati delle atmosfere esoplanetarie. Il pianeta è circa 13 volte più vicino alla sua stella di quanto Mercurio lo sia al Sole e impiega solo circa due giorni terrestri per completare un’orbita. Ha temperature roventi di 1.700 gradi Fahrenheit ed è noto per il clima cattivo, tra cui la pioggia di vetri che soffia lateralmente con venti di 8mila chilometri orari.

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