Finora, nell’universo sono stati scoperti solo circa dieci buchi neri di massa intermedia. Quello appena identificato fa sì che le stelle circostanti si muovano in modo inaspettatamente ordinato.

Un gruppo di scienziati stava cercando un ammasso di stelle nelle immediate vicinanze del buco nero supermassiccio SgrA* (Sagittarius A) al centro della nostra galassia, quando si è imbattuto in un altro buco nero di massa intermedia. È una notizia, dato che finora sono stati trovati solo circa dieci di questi buchi neri di massa intermedia nel nostro universo. Gli scienziati ritengono che si siano formati poco dopo il Big Bang. Fondendosi, agiscono come “semi” per i buchi neri supermassicci.

Advertisement
Banner Plus

Stelle che si muovono in modo ordinato

Credit: Università di Colonia

L’ammasso stellare analizzato, IRS 13, si trova a 0,1 anni luce dal centro della nostra galassia. È molto vicino in termini astronomici, ma richiederebbe comunque di viaggiare da un’estremità all’altra del nostro sistema solare venti volte per coprire questa distanza. I ricercatori hanno notato che le stelle in IRS 13 si muovono secondo uno schema inaspettatamente ordinato. In realtà si aspettavano che le stelle fossero disposte in modo casuale. Da questo schema regolare si possono trarre due conclusioni: da un lato, IRS 13 sembra interagire con SgrA*, il che porta al movimento ordinato delle stelle. Dall’altro lato, deve esserci qualcosa all’interno dell’ammasso affinché sia ​​in grado di mantenere la sua forma compatta.

Potrebbe esserci qualcos’altro: un buco nero?

Le osservazioni effettuate con il Very Large Telescope e con i telescopi ALMA e Chandra suggeriscono che la ragione della forma compatta di IRS 13 potrebbe essere un buco nero di massa intermedia situato al centro dell’ammasso stellare. Ciò sarebbe supportato dal fatto che i ricercatori sono stati in grado di osservare raggi X caratteristici e gas ionizzato che ruotavano a una velocità di diverse centinaia di km/s in un anello attorno alla presunta posizione del buco nero di massa intermedia.

I dettagli dello studio sul buco nero

Un’altra indicazione della presenza di un buco nero di massa intermedia è la densità insolitamente alta dell’ammasso stellare, che è superiore a quella di qualsiasi altro ammasso della nostra Via Lattea. “IRS 13 sembra essere un elemento essenziale per la crescita del nostro buco nero centrale SgrA*”, ha affermato Florian Peißker, primo autore dello studio. “Questo affascinante ammasso stellare ha continuato a sorprendere la comunità scientifica da quando è stato scoperto circa vent’anni fa. All’inizio si pensava fosse una stella insolitamente pesante. Con i dati ad alta risoluzione, tuttavia, ora possiamo confermare la composizione dell’elemento essenziale con un buco nero di massa intermedia al centro”. Le osservazioni che faremo con il James Webb e l’Extremely Large Telescope, attualmente in costruzione, forniranno ulteriori approfondimenti sui processi all’interno dell’ammasso stellare.

Fonte