Agosto, mese di vacanze, sole, montagna, mare e… stelle cadenti! Ecco quali sono i cieli più scuri d’Italia per osservare la volta celeste

Si, lo sappiamo tutti che intorno al 10 agosto, per San Lorenzo, si concentra l’attività delle stelle cadenti Perseidi; i giorni migliori per osservarle sono sempre l’11 sul 12 agosto o il 12 sul 13 (ciò varia a seconda dell’anno) ma comunque anche il giorno 10, che quest’anno cade di sabato, è possibile compiere l’osservazione osservando un buon numero di stelle cadenti.

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Ma da dove osservare? E come? A che ora?

Il requisito è sempre un cielo buio, il più possibile: meno inquinamento luminoso avremo intorno e meglio riusciremo a percepire anche le meteore più deboli per cui è necessario lasciare città e centri urbani per spostarsi almeno in campagna o in collina/montagna, lontano dalle luci artificiali. Esistono, però, luoghi in Italia più dove il cielo si mostra in tutta la sua bellezza perché davvero lontani da fonti di inquinamento luminoso; sebbene nel nostro Paese non esista un cielo incontaminato da luci artificiali, ci sono diversi luoghi dove è ancora possibile lasciarsi meravigliare dalla bellezza della Via Lattea estiva: questi luoghi sono, ovviamente, ottimi paradisi da dove osservare le stelle cadenti di San Lorenzo.

Perseidi meteore stelle cadenti
Credit: NASA / JPL

Vediamo i principali, partendo dal Nord Italia

La Pianura Padana non è fra queste zone, invasa dall’alluvione luminosa di tutte le città; priva di ostacoli naturali che possono in qualche modo “schermare” la luce, l’inquinamento luminoso percorre centinaia di chilometri in orizzontale, rendendo la Pianura Padana uno dei luoghi con il cielo peggiore; bisogna quindi salire in montagna. Tutto l’arco alpino, escludendo le valli principali dove troviamo gli agglomerati urbani più grandi, sono ottimi luoghi di osservazione. Il Parco Nazionale dello Stelvio vanta un cielo eccezionale (colore della mappa: blu, vedi più sotto il significato dei colori), così come parte dell’arco alpino al confine con la Francia. In Emilia-Romagna i cieli più bui si trovano sull’appennino nelle province di Piacenza e Parma, al confine con la Liguria: il passo dello Zovallo (in zona Santo Stefano d’Aveto), il Monte Maggiorasca, la zona del Parco dei Cento Laghi (colore della mappa: verde scuro). Spostandoci verso l’Adriatico, altri cieli bui sono quelli del Parco delle Foreste Casentinesi nei pressi di Forlì (colore mappa: verde scuro).

Passiamo al centro Italia

La Toscana è regina dei cieli bui d’Italia peninsulare: tutta la zona della Maremma offre cieli spettacolari e nei dintorni di Manciano possiamo trovare il cielo più buio (colore mappa, verde scuro, quasi blu). La Toscana fa il paio con il parco nazionale dei Monti Sibillini e il Gran Sasso (Marche e Umbria) dove uno dei luoghi più famosi è certamente Forca Canapine. Sempre in centro Italia, ottimi cieli notturni e bui al Parco Nazionale d’Abruzzo, tutti con colore mappa verde scuro.

Sud Italia e isole

Certamente il Parco Nazionale del Gargano, in Puglia, la zona del Cilento in Campania e l’area del Parco Nazionale del Pollino in Basilicata. Scendendo ulteriormente verso la Calabria troviamo ottimi cieli nel Parco Nazionale della Sila e in Aspromonte. Anche in questo caso, sono tutte queste zone sono di colore mappa verde scuro.

In Sicilia il Parco dei Nebrodi offre il cielo migliore dell’isola (verde scuro) mentre sul fronte sardo i cieli al top (e qui abbiamo il primato d’Italia!) sono nel Parco Nazionale del golfo di Orosei e Gennargentu (a sud di Nuoro) insieme ad alcune zone fra Nuoro e Olbia dove il colore della mappa è blu. Menzione speciale per il Parco dell’Asinara, anche qui con colore mappa blu, che è uno dei luoghi più bui in assoluto del nostro Paese il cui Sud (dove c’è la Via Lattea più bella) è però fortemente penalizzato dalle luci di Stintino e Porto Torres.

Italia, inquinamento luminoso
Italia, inquinamento luminoso. Fonte dati lightpollution map, https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.1600377

Tutti i rilevamenti delle zone più buie d’Italia sono consultabili a questo link di Light Pollution Map. Per leggere la cartina si utilizzano alcuni colori che esprimono la quantità di inquinamento luminoso diffuso nella zona, e sono gli stessi colori che trovate disseminati nell’articolo.

Vediamo nel dettaglio i colori della mappa:

  • Bianco, viola, rosso: cielo pessimo, tipico delle città (grandi e piccole) e periferie limitrofe. Questo è ovviamente il cielo più sconsigliato per compiere l’osservazione delle stelle cadenti (ma qualsiasi osservazione in generale). Si vedono poche stelle a occhio nudo, la Via Lattea è completamente invisibile
  • Giallo: il cielo minimo accettabile per l’osservazione senza doversi allontanare eccessivamente dalle città. La Via Lattea è percepibile con molta fatica e solo allo Zenith
  • Verde chiaro, verde scuro: sono lughi tipicamente di montagna distanti dalle città circa 60-80 Km e oltre. È chiaramente un cielo ideale per l’osservazione: la Via Lattea è ben visibile in tutto il cielo, si riesce a intravedere la galassia di Andromeda a occhio nudo. Se possiamo spostarci in queste zone entro 1-2 ore di viaggio in auto, saremo ricompensati da un mare di stelle (e di stelle cadenti anche deboli) sopra di noi
  • Azzurro e blu: come detto, questi luoghi si trovano solamente in alcune zone dell’arco alpino (bisogna verificare l’accessibilità di queste zone!) e in Sardegna. Via Lattea luminosa e scolpita in tutto il cielo, galassia di Andromeda ben visibile a occhio nudo
  • Blu scuro, grigio, nero: non esistono cieli accessibili con questi colori in Italia; l’unica zona, posizionata sul grigio, è l’isola di Montecristo. Chiaramente, sono i cieli miglior in assoluto.

Ora che abbiamo chiaro dove andare, facciamo un cenno su come osservare e a che ora.

Dopo esserci posizionati sotto il miglior cielo scuro accessibile in base a dove abitiamo (e a quanta strada in auto abbiamo deciso di percorrere), l’opzione migliore è sdraiarsi a terra e guardare in su per godersi lo spettacolo. L’osservazione delle stelle cadenti si compie a occhio nudo, senza bisogno di alcuno strumento ottico. Se vi siete portati un binocolo, puntatelo sulla Via Lattea e lasciatevi incantare da quante stelle vedranno i vostri occhi.

Astrofotografia Via Lattea
La Via Lattea. Credit: Stefano Maraggi

L’orario migliore è dopo la mezzanotte, quando il radiante (ovvero il punto da cui sembrano provenire le meteore) si trova a 30° di altezza e salirà sempre più nel cielo a mano a mano che trascorreranno le ore. Inoltre, dopo la mezzanotte, il nostro emisfero si trova rivolto verso la “nuvola di detriti” che formano le stelle cadenti; dunque, è a partire da quest’orario che si registra il maggior numero di meteore visibili. Comunque, non disperate: se non potete raggiungere luoghi super-bui o se non potete osservare dopo la mezzanotte, tentate ugualmente perché qualche stella cadente sicuramente la vedrete.

Buone osservazioni a tutti! Ah, dimenticavo…serve il cielo sereno per fare l’osservazione…

Articolo a cura di Marco Bastoni