Circa 3.000 anni fa, nell’antica Mesopotamia, i fabbricanti di mattoni imprimevano i nomi dei loro re sui mattoni di argilla. Ora, un’analisi dei grani metallici di quei mattoni ha confermato una misteriosa anomalia nel campo magnetico terrestre.

Antichi mattoni della Mesopotamia hanno contribuito a confermare una misteriosa anomalia nel campo magnetico terrestre. I muratori cuocevano i mattoni, sui quali erano impressi i nomi dei re mesopotamici, tra il terzo e il primo millennio a.C.. I granelli di ossido di ferro all’interno dell’argilla registravano cambiamenti geomagnetici quando i mattoni venivano riscaldati. Questo consente agli scienziati di ricostruire i cambiamenti nel campo magnetico nel corso del tempo.

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L’anomalia

Credit: Museo Slemani

Per studiare il campo magnetico terrestre – che aumenta, diminuisce e persino si ribalta nel tempo – i ricercatori hanno esaminato i grani del minerale ossido di ferro in 32 mattoni di argilla dell’antica Mesopotamia, in quello che oggi è l’Iraq. Questi minerali sono sensibili al magnetismo e quando vengono riscaldati mantengono una firma distinta dal campo magnetico terrestre, hanno affermato i ricercatori.

Cosa hanno trovato sui mattoni

Su ogni mattone era inciso il nome di uno dei 12 re mesopotamici durante il regno di ciascun sovrano. Il team ha misurato la forza magnetica dei grani di ossido di ferro in ciascun mattone staccando minuscoli frammenti dai mattoni e utilizzando un magnetometro per misurare la forza del campo magnetico dei minerali all’interno. Combinando le date dei regni dei re con l’intensità misurata, i ricercatori hanno creato una linea temporale che mostra gli alti e bassi del magnetismo terrestre nel corso del tempo. La loro ricerca ha supportato le prove dell’anomalia geomagnetica tra il 1050 e il 550 a.C.

Riferimenti: Space.com